Premessa: non siamo vegetariani, nè vegani.
Ma “ci assomiglia”, nel senso che, pur non rifiutando la carne, ne mangiamo davvero pochissima.
Diciamo che le nostre abitudini in cucina si avvicinano piuttosto a quella che, oggi, viene definita “alimentazione plant-based”, cioè una dieta che non abolisce del tutto il consumo di carne, ma è attenta sia alla salute che alla sostenibilità ambientale e alla biodiversità (orto e kilometro zero compresi).
Ma al di là dei nomi, che spesso rappresentano solo delle mode passeggere, il principio non cambia: ci sono stili di vita più rispettosi sia di noi stessi che dell’ambiente in cui viviamo.Si sente parlare di “approccio olistico” all’alimentazione, ovvero un approccio integrato che consideri bisogni biologici, valori etici e identità culturale. Si tratta di un approccio più culturale, in un certo senso, di sicuro più consapevole.
Non mangiamo solo per alimentarci. Mangiare deve essere anche un piacere. Ben inteso che non debba essere un piacere malato, qui entra in gioco la consapevolezza del cibo: ascoltare il proprio corpo, sentire quali cibi ci “fanno bene”. È un atteggiamento che io ho imparato nel tempo e proprio grazie alle filosofie vegetariana e vegana (che poi ho applicato “a modo mio”).
In termini di biodiversità, le stime di SlowFood sono di un drastico calo nella varietà degli alimenti sia di origine animale che vegetale nel corso dell’ultimo secolo: quattro tipi di colture (frumento, riso, mais, patata) e tre specie animali (bovini, suini, polli) forniscono più del 50% del fabbisogno alimentare di un uomo adulto. Se pensiamo che, dall’inizio delle pratiche agricole circa 15.000 anni fa, l’uomo ha usato per alimentarsi circa 10.000 specie viventi…
Associare cibi vegetali dona una tale varietà di sapori.
E quanto è bello un piatto tutto colorato di verdure? È un gusto anche estetico. Si impara ad essere un po’ artisti.
Detto ciò, io vado matta per i formaggi, a cui non potrei mai rinunciare (ammetto di averci provato, ma non ci sono riuscita!), per quanto cerchi di non esagerare. E, di tanto in tanto, non rifiutiamo la carne, pur non scegliendola di norma.
https://www.fondazioneslowfood.com/it/i-nostri-temi/biodiversita/osservatorio-sulla-biodiversita/
SlowFood cosa puoi fare tu
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