La marmellata: una di quelle alchimie che rendono un solido dapprima
semiliquido e poi diversamente solido…diciamo, spalmabile!
Unico must: usare frutta o verdura di stagione.
In
realtà, la mia è una “quasi” marmellata che si discosta dalle
classiche: la faccio cuocere solo una mezz’oretta, eventualmente con un
passaggio di minipimer finale per sminuzzare. Per addensare, un po’ di
pectina (in busta o al “naturale”, ovvero la mela). Non aggiungo
zucchero così da valorizzare in toto il sapore del frutto. Ovviamente,
non si conserva a lungo, quindi ne faccio sempre piccole quantità,
giusto qualche vasetto (a seconda del numero di avventori…) da
conservare in frigorifero e consumare a breve.
Viene benissimo
con tutti i frutti: mele (con aggiunta di basilico, a piacere), fragole
(con o senza menta), ciliegie, pesche (anche qui sta benissimo il
basilico), pesche e albicocche, mele e pere, pere e limone. La fantasia
la fa da padrona. Sperimentare è uno dei massimi divertimenti in cucina.
Fa eccezione l’unica marmellata salata della mia lista: quella di peperoni.